Skip to main content

Terrazze sulla sera di Anna Francesca Tommaso e Alberto


Dalla piazzetta che si apre alla confluenza di via Regina Margherita e via Ricordati, in un contesto nobilitato da alcune delle dimore private buggianesi di maggior pregio (palazzo Ricordati e villa Pichi Sermolli) e dalle loro pertinenze, si entra in questo giardino che è un balcone volto ad occidente e composto da tre ambienti tra loro armoniosamente diversi. La prima terrazza a cui si accede, è costituita da un lastricato in cotto, chiuso su tre lati dall'alto muro in pietre e mattoni dell'abitazione (su cui si può notare la riproduzione di un antico stemma), dal muro in cui si apre la porta d'ingresso (protetto internamente da un'agile tettoia in legno) e da quello in mattoni a gradoni, a confine con la vicina proprietà, da cui occhieggia un rigoglioso melograno. Questo spazio, intimamente raccolto, è abbracciato in alto dall'ampia chioma di un mandarino, che si alza al centro del lastricato, incorniciato su un lato da aiuole con erbe aromatiche e officinali, fragole, peperoncino, gerani. Il visitatore che giri le spalle al tramonto, vede da qui un suggestivo scorcio dei tetti buggianesi che si inerpicano verso il monastero di Santa Scolastica. Dall'altra parte, invece, il rosso Buggiano di una grande dimora padronale, che ospita il museo della civiltà contadina, e poi il verde della valle della Cessana e sullo sfondo il borgo di Stignano.
Tre rampe di gradini portano alla terrazza intermedia, ed ecco che a sorpresa lo spazio si apre alle ampie dimensioni di un lastricato in cotto e di un'area verde a prato, dove si fondono armoniosamente i profumi e le forme di molte essenze e presenze vegetali, dal melarancio ai limoni, dalla salvia all'origano, dai bambù alle rose, dal noce all'acacia, con la nota esotica di una palma. Da qui il giardino digrada verso un terzo livello, che scende fino al viottolo che, orlato di cipressi, percorre il fianco occidentale del colle di Buggiano. I molteplici piani di questo terzo livello sono ombreggiati da un orto a uliveto e alberi da frutto, che promettono una macedonia di colori e sapori: cachi, susine, albicocche, melagrane, fichi.

Vitis Vifera(Vite a filare)